Fondazione Richiedei promuove le attività del Logopedista
Settembre 8, 2020Salute in movimento
Settembre 29, 2024A cura di Dott.ssa Maria Karin Ghisla
Responsabile UOC Medicina Riabilitativa e Riabilitazione Generale Geriatrica e Specialistica
Vivere fino a 100 anni? Lo desidera il 75% degli italiani, soprattutto per poter passare più tempo con le persone che amano.
E’ il risultato di un’indagine presentata al Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) che sottolinea quanto la famiglia sia ancora un pilastro fondamentale.
Il desiderio di vivere più a lungo, però, è collegato alla volontà di raggiungere il traguardo dei “cento” in salute, anche prestando attenzione ad un’alimentazione più salutare e praticando attività fisiche e mentali capaci di rallentare il processo di invecchiamento.
Il benessere psicologico va di pari passo con le competenze cognitive e l’allenamento. La plasticità del cervello subisce lo scorrere del tempo, e a partire dai 28-30 anni, superato l’apice dell’efficienza mentale che si ha verso i 25 anni, si iniziano a perdere circa 100mila neuroni al giorno. Non pochi….
Per questo è utile, anche indispensabile, sempre, cimentarsi in imprese nuove e imparare a fare cose che si pensavano impossibili da realizzare: il primo passo per tenere la mente in allenamento. A questo scopo ci sono esercizi in grado di aiutare la memoria e di tenere in allenamento le capacità cognitive riempiendo gli spazi lasciati vuoti dai neuroni.
Il cervello è un organo plastico e subisce lo scorrere del tempo, evolvendosi in continuazione. E se non lo si tiene allenato e controllato involve.
Numerosi studi scientifici, sottolineano come alcune buone pratiche permettono di aiutare corpo e mente.
Presso la Fondazione Richiedei di Gussago si è dato vita nel 2023 a gruppi cognitivI identificati con il nome di Potenziamento cognitivo e Stimolazione cognitiva.
Il potenziamento cognitivo ha come obiettivo lo sviluppo delle attività mentali disponibili nell’individuo senza deficit cognitivi, accrescendo le sue funzioni e migliorandone l’ utilizzo, incrementando le possibilità di invecchiamento di successo, ossia, accrescendo qualcosa che è già disponibile.
Il programma prevede sia l’utilizzo di tecniche specifiche per il potenziamento delle abilità cognitive, in particolar modo attraverso l’utilizzo più efficace di strategie cognitive per la risoluzione dei problemi sia l’informazione circa i meccanismi cognitivi che sottendono i vari esercizi cognitivi effettuati.
In sintesi la stimolazione cognitiva è un insieme di interventi mirati ad incrementare il benessere e l’autonomia dell’anziano con deficit cognitivi, con lo scopo di riattivare/stimolare le sue competenze residue e rallentare la perdita funzionale delle abilità cognitive. Il programma prevede tecniche cognitive specifiche per la stimolazione della memoria, dell’attenzione, del linguaggio e di tutte le altre abilità, attraverso esercizi carta e matita e/o prove computerizzate.
Il tutto può essere associato a sostegno psicologico. Le tecniche di stimolazione cognitiva comprendono quindi prove per la stimolazione delle abilità cognitive che sono maggiormente colpite e il potenziamento delle funzioni conservate.
L’obiettivo secondario è quello di stimolare strategie e risorse che consentano al soggetto di portare a termine le attività quotidiane (attività domestiche e extra domestiche).
Concludendo tenere la mente allenata allontana o comunque rallenta i processi degenerativi del cervello, stimola le capacità di memoria e attenzione, le abilità linguistiche, la capacità di pensare e di ragionare.
Le prestazioni di Potenziamento cognitivo e Stimolazione cognitiva sono erogate presso la Fondazione Richiedei in regime di libera professione.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al CUP dell’Ente.